COME È CAMBIATA LA BIANCHERIA INTIMA NEL TEMPO?
Dall’Antico Egitto fino ai nostri giorni, l’intimo maschile e femminile ha attraversato numerose trasformazioni per adattarsi sempre più alle esigenze e ai gusti delle persone. Ma qual è stata l’evoluzione della biancheria intima? Scopriamolo in questo articolo dedicato a ciò che c’è ma non si vede
COME E QUANDO NASCE LA BIANCHERIA INTIMA?
La biancheria intima ha origini antichissime. All’inizio, infatti, non aveva la stessa funzione che le attribuiamo oggi, ma serviva perlopiù per proteggere le parti intime e,successivamente, per mantenere un certo pudore in pubblico. Sebbene le prime testimonianze di indumenti intimi risalgano al periodo dell’Antico Egitto, sembrerebbe che anche gli uomini primitivi usassero coprire le parti più delicate con pelli di animali per proteggersi dal freddo. In seguito, si prese sempre più piede l’impiego di tuniche di lino per le classi aristocratiche nell’epoca dei Faraoni, mentre in Grecia e a Roma sia uomini che donne erano soliti portare il subligaculum, una sorta di perizoma di lino o pelle annodato in vita, spesso accompagnato dalle donne con un mammellare, una fascia antenata del reggiseno.
Donna Intimo
L’INTIMO NELLE CIVILTÀ ANTICHE: QUALI ERANO I TESSUTI USATI?
La scelta dei tessuti destinati alla realizzazione di indumenti intimi nelle civiltà antiche era mossa principalmente dalle condizioni climatiche e dalle risorse a disposizione. Tra i materiali maggiormente utilizzati nei capi intimi delle civiltà antiche troviamo soprattutto il lino, un tessuto fresco, leggero e traspirante diffuso in Egitto, Grecia e Roma e giunto fino al Medioevo come sinonimo di lusso e comodità. Le classi più povere utilizzavano pelli di animali conciate e, solo in rari casi, veniva impiegato anche il cotone, non ancora molto diffuso nel regno. Gli antichi greci erano soliti alternare il lino con la lana durante i mesi invernali, così da proteggersi dalle basse temperature. Ma il vero cambiamento nell’impiego di materiali per l’intimo avvenne nell’Antica Roma: qui, infatti, le classi più agiate potevano permettersi materiali raffinati come la seta, proveniente direttamente dalla Cina attraverso le rotte commerciali della Via della Seta. Questo permetteva loro di indossare tuniche intime a contatto con il corpo direttamente sotto la toga. I soldati potevano invece utilizzare materiali più rigidi come il cuoio per proteggersi in battaglia.
DAL MEDIOEVO AL RINASCIMENTO: MATERIALI E MODELLI DI INTIMO
La popolarità del lino come materiale preferito per la creazione di indumenti intimi durerà fino al Medioevo, quando verrà piano piano sostituito dal cotone, reso sempre più popolare grazie al commercio. Anche la lana torna ad essere utilizzata insieme alla canapa, un tessuto meno costoso e più ruvido rispetto al lino, ma comunque adatto per la biancheria quotidiana, usato dalle classi più povere e nelle regioni fredde.

L'EVOLUZIONE DELL'INTIMO MASCHILE E FEMMINILE
Durante il Medioevo, la biancheria intima assunse una funzione più pratica che estetica. Gli uomini indossavano le braies, pantaloni larghi in lino o lana, spesso legati in vita con lacci, mentre le donne portavano lunghe camicie di lino, utilizzate sia come biancheria intima che come indumento da notte. Queste camicie servivano a proteggere la pelle dal contatto con tessuti ruvidi e difficili da lavare, riducendo la necessità di lavaggi frequenti degli abiti esterni. Curiosamente, le mutande femminili erano pressoché inesistenti: la lunghezza delle gonne e la stratificazione degli abiti fornivano già un’adeguata copertura, mentre solo alcune nobildonne iniziarono a indossarle per motivi di decoro. Gli uomini, invece, abbandonarono gradualmente le braies medievali in favore di pantaloni più aderenti, ma continuarono a portare lunghe camicie sotto gli abiti principali. Nel Settecento e Ottocento, la biancheria intima divenne più strutturata e modellante. Gli uomini iniziarono a indossare mutande più corte e aderenti, mentre l’intimo femminile divenne più sofisticato, arricchito da merletti e decorazioni per le classi nobiliari e l’uso della crinolina rese indispensabile l’adozione delle mutande per evitare imbarazzanti esposizioni.
INTIMO MASCHILE: DAI PRIMI MODELLI AGLI SLIP MODERNI
L’evoluzione dell’intimo maschile è stata piuttosto lenta fino al XIX secolo, quando la crescente attenzione per l’igiene e il comfort portò alla diffusione di capi più aderenti e funzionali. Fino ad allora, gli uomini avevano indossato mutande larghe e spesso poco pratiche fissate in vita con corde o bottoni. Nel Novecento, la vera rivoluzione arrivò con l’introduzione dei primi slip elasticizzati: i nuovi modelli garantivano maggiore sostegno e comfort, eliminando gli scomodi lacci delle mutande precedenti, evolvendosi poi nei boxer nel corso degli anni ‘20 e ‘30. Oggi, grazie a materiali innovativi e lavorazioni di alta qualità, l’intimo maschile ha raggiunto nuovi livelli di vestibilità e performance, come dimostrano i boxer e slip Boglietti, progettati per offrire il massimo del comfort e della traspirabilità senza rinunciare allo stile.

INTIMO FEMMINILE: DAL MINIMALISMO ALL'INNOVAZIONE NEI MATERIALI
Come anticipato, le mutande femminili divennero popolari nel corso del Rinascimento, principalmente per questioni di pudore delle classi nobiliari che erano soliti arricchire gli indumenti intimi con ricami particolari e pietre preziose. Secondo la leggenda, fu Caterina de’ Medici a introdurre i mutandoni lunghi, utilizzati inizialmente per proteggersi durante le cavalcate. Fu solo nel Novecento che la biancheria intima iniziò a liberarsi da queste costrizioni grazie all’introduzione di slip più corti e confortevoli, fino ai modelli che conosciamo oggi. Un ulteriore rivoluzione colpì il mondo dell’intimo negli anni ‘60 e ‘70, quando la donna cominciò a voler mostrare sensualità e seduzione anche al di sotto degli abiti. Oggi, l’innovazione nei materiali ha reso possibile la creazione di capi sempre più confortevoli e adattabili a ogni esigenza.
COME È CAMBIATO IL CONCETTO DI COMFORT INTIMO NEGLI ULTIMI DECENNI?
Se in passato la biancheria intima aveva spesso una funzione estetica o simbolica, oggi il concetto di comfort è diventato prioritario. L’evoluzione dei materiali ha portato all’introduzione di tessuti più morbidi, leggeri e traspiranti, capaci di adattarsi perfettamente al corpo e offrire una vestibilità impeccabile. Oggi, la biancheria intima non è più solo un capo nascosto sotto i vestiti, ma un elemento che esprime la personalità, il comfort e il benessere di chi la indossa, dimostrando come un semplice capo possa diventare simbolo dei cambiamenti che la moda, le esigenze e il modo di vivere della società siano cambiate.
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